Il Segretario Generale ricorre all’articolo 99 della Carta delle Nazioni Unite e chiede al Consiglio di sicurezza di riunirsi e intervenire nella drammatica situazione nella Striscia di Gaza. Con una lettera (Lettera) inviata il 6 dicembre al Presidente del Consiglio di sicurezza, Antonio Guterres si è avvalso della norma contenuta nel capitolo XV della Carta che consente al Segretario Generale di “portare all’attenzione del Consiglio di Sicurezza qualsiasi questione che, a suo parere, possa minacciare il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale”. Si tratta della prima volta di utilizzo di questa norma da parte di Guterres. Dopo oltre otto settimane di bombardamenti, conseguenza dell’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre che ha causato la morte di 1.200 persone, inclusi 33 bambini, nonché la presa di ostaggi da parte del gruppo terroristico, è evidente la catastrofe umanitaria che ha coinvolto la popolazione di Gaza, con moltissimi morti, anche tra bambini. Dopo aver condannato “il ripugnante atto di terrore di Hamas” e dopo aver chiesto il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi, il Segretario generale ha sottolineato che la risposta di Israele ha causato oltre 15mila morti di cui il 40% è costituito da minori. Non solo. Israele ha colpito obiettivi civili come ospedali e abitazioni, rendendo ogni luogo di Gaza un campo di battaglia. Inoltre, il numero degli sfollati è altissimo. Impossibile anche il transito di convogli umanitari che sono indispensabili per la popolazione. Il Segretario generale ha chiesto il cessate il fuoco proprio per consentire l’assistenza umanitaria. La comunità internazionale – scrive il Segretario generale – ha la responsabilità di usare tutta la sua influenza per evitare un’ulteriore escalation e porre fine a questa crisi.
L’articolo 99, in passato, è stato invocato, tra gli altri casi, a seguito dell’aggressione della Corea del Nord alla Corea del Sud, per la situazione in Congo nel 1960 e, l’anno successivo, con riguardo alla Tunisia la quale sosteneva che la Francia stesse compiendo atti di aggressione in violazione della sovranità tunisina. L’art. 99 è stato altresì invocato nella crisi del Libano nel 1989, mentre, in altre occasioni, il Segretario Generale ha inviato lettere al Presidente del Consiglio di Sicurezza su determinate situazioni, senza però richiamare espressamente l’articolo 99.
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