Dal 1° febbraio 2023 è finalmente in vigore il Trattato del Quirinale, concluso tra la Repubblica italiana e la Repubblica francese per una cooperazione bilaterale rafforzata, fatto a Roma il 26 novembre 2021. L’Italia aveva ratificato il Trattato con legge n. 90 del 12 luglio 2022, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 164 del 15 luglio 2022 e la Francia lo ha fatto con la legge n. 2022-1384. L’articolo 12, comma 2, del Trattato aveva fissato l’entrata in vigore il 1° febbraio 2023. Questi i pilastri alla base dell’Accordo: valori condivisi e una visione comune sull’Europa; lo sviluppo di una riflessione congiunta franco-italiana attraverso dei meccanismi regolari applicabili a livello politico e amministrativo; la promozione di scambi per la formazione congiunta di funzionari e di giovani; coinvolgimento della società civile nell’attuazione del trattato. I settori più interessati riguardano gli affari esteri; le questioni legate alla sicurezza e alla difesa; gli affari europei; le politiche migratorie, giustizia e affari interni; la cooperazione economica, industriale e digitale; lo sviluppo sociale, sostenibile e inclusivo; lo spazio; l’istruzione e formazione, ricerca e innovazione; la cultura, i giovani e la società civile; la cooperazione transfrontaliera.
La prima riunione del Forum di Consultazione ministeriale tra Italia e Francia previsto dal Trattato, co-presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dal ministro dell’Economia, delle Finanze e della Sovranità industriale e digitale della Francia, Bruno Le Maire, si è tenuto il 3 marzo 2023 (Dichiarazione).
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