Accesso al mercato del lavoro in Italia senza limiti per i cittadini rumeni e bulgari

Dal 1° gennaio 2012 mercato del lavoro senza restrizioni per i cittadini rumeni e bulgari (http://roma.mae.ro/it/local-news/819). Il Governo italiano ha deciso di rimuovere il regime transitorio per l’accesso al mercato del lavoro previsto fino al 31 dicembre 2011 che consentiva all’Italia di non equiparare del tutto i cittadini bulgari e rumeni a quelli di altri Stati membri per l’accesso al lavoro (http://www.lavoro.gov.it/NR/rdonlyres/072081E1-83E0-41B1-937A-889148B0EC6F/0/Circolare_congiunta_Proroga_Rumeni_Bulgari.pdf). Alcuni Paesi Ue però continuano a mantenere le restrizioni all’ingresso nel mercato del lavoro per i due Stati le cui porte per entrare nell’Unione si sono aperte nel 2007. Si tratta di Francia, Regno Unito, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Malta e Spagna che hanno chiesto di mantenere i limiti fino al 31 dicembre 2013 anche a causa della crisi economica in corso. In realtà, uno studio divulgato dalla Commissione europea l’11 novembre 2011 mostra che la rimozione di limiti all’ingresso non ha inciso in modo negativo sul tasso di disoccupazione degli altri Paesi Ue e, anzi, in taluni casi, ha contribuito a colmare le lacune di manodopera in alcuni settori. (http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=en&catId=89&newsId=1108&furtherNews=yes)

 

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