Abusi sessuali online contro i minori: la Commissione presenta la nuova proposta di regolamento

Va rafforzata la protezione dei minori vittime di abusi sessuali online, che aumentano in modo esponenziale. L’Unione europea scende in campo con una nuova proposta di regolamento presentata dalla Commissione europea l’11 maggio (COM(2022)209, Proposal for a Regulation laying down rules to prevent and combat child sexual abuse_en_0; qui l’allegato allegato e qui la valutazione d’impatto Valutazione di impatto) che punta a un approccio uniforme per individuare e segnalare i casi. Dall’Internet Watch Foundation è arrivato un chiaro segnale: nel 2021 sono aumentate del 64% le segnalazioni di abusi sessuali online, con ben 85 milioni di fotografie e video che coinvolgono minori e con molti interventi per bloccare questo fenomeno che arrivano, però, da un’unica piattaforma, mentre è necessario coinvolgere tutte le aziende. Inoltre, da un’analisi condotta da Europol, risulta che, durante i primi mesi di lockdown dovuti al Covid-19, la domanda di materiale pornografico che coinvolge minori è aumentata, in alcuni Paesi membri, del 25%. Di qui la proposta della Commissione europea che si propone di introdurre norme che obbligheranno i fornitori di servizi a individuare, segnalare e rimuovere il materiale pedopornografico sulle piattaforme. Ai fornitori di servizi è richiesta una valutazione obbligatoria del rischio e un intervento con misure che vadano a mitigare detti rischi. Gli Stati membri saranno tenuti a indicare le autorità nazionali competenti. Le aziende che forniscono servizi sul web dovranno adottare misure per individuare video e immagini a contenuto pedopornografico, utilizzando la tecnologia nel rispetto delle regole sulla privacy. Le autorità nazionali avranno il compito di adottare ordini di rimozione se le piattaforme non agiscono tempestivamente e, in ogni caso, i fornitori di servizi dovranno disabilitare l’accesso alle immagini qualora dette immagini non possano essere rimosse perché ospitate su piattaforme con sede in Paesi extra-Ue non collaborativi. Inoltre, i siti e i negozi di app non dovranno permettere ai minori la possibilità di scaricare app che possano esporli a un rischio elevato di adescamento di minori. Nella proposta è richiesta l’istituzione di una nuova agenzia, il Centro indipendente dell’Unione europea sugli abusi sessuali sui minori (“EU Centre on Child Sexual Abuse”) che supporterà le piattaforme, sosterrà le vittime e collaborerà con le autorità degli Stati membri. Desta qualche perplessità la proposta della Commissione nella parte in cui è previsto che per ridurre al minimo il caso di segnalazioni errate, il Centro sarà chiamato a verificare le segnalazioni di potenziali abusi sessuali sui minori presentate dai provider per poi condividerle con le autorità di polizia e con Europol.

La Commissione ha anche presentato la nuova Strategia per la tutela online dei minori (COM(2022)212, BIK_Communication)

 

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