Le misure restrittive nei confronti della Federazione russa e della Bielorussia devono essere attuate in modo effettivo da tutti gli operatori economici per non compromettere l’efficacia del quadro sanzionatorio predisposto dall’Unione europea. Non mancano, infatti, i pericoli di elusione che potrebbero mettere a rischio i risultati che Bruxelles si è prefissata. Per garantire un corretto funzionamento delle misure, la Commissione europea ha adottato un documento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 1° aprile 2022 (C 145I, Misure restrittive) per guidare gli operatori economici, importatori ed esportatori e assicurare che agiscano con diligenza. In primo luogo, è necessario evitare il rischio che, attraverso le esportazioni verso Paesi terzi e, in particolare in direzione dei Paesi dell’Unione economica euroasiatica, si verifichino deviazioni verso la Russia e la Bielorussia. Analoga diligenza è richiesta per le importazioni da Paesi terzi che potrebbero essere deviate verso l’Unione europea soprattutto nei casi in cui i Paesi terzi non applichino restrizioni verso lo Stato aggressore. La Commissione, inoltre, chiede controlli più rigorosi alle autorità doganali dell’Unione europea.
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