L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, ha diffuso un aggiornamento sulle vittime dell’aggressione della Russia all’Ucraina: dal 24 febbraio al 9 marzo si registrano 1.506 vittime civili tra le quali 549 morti e 957 feriti, inclusi 26 bambini (OHCHR). Colpite soprattutto le regioni di Donetsk e Luhansk, ma quasi tutte le città ucraine contano vittime di artiglieria pesante, missili, bombardamenti aerei da parte della Russia. Enorme anche l’esodo di bambini, donne e anziani, con oltre un milione di rifugiati in Paesi vicini. In realtà, le stime sono al ribasso perché lo stesso Alto Commissario, nella sua dichiarazione, ha rilevato che le cifre sono sicuramente più alte ma c’è un’enorme difficoltà di avere dati certi a causa dei bombardamenti in corso che non permettono di avere un quadro completo. Solo a Mariupol si contano 1.200 vittime. Il Consiglio per i diritti umani, nella sessione straordinaria del 4 marzo ha adottato la risoluzione 49/1 sulla situazione dei diritti umani in Ucraina a causa dell’aggressione (def).
Dinanzi alla Corte internazionale di giustizia, intanto, il 7 marzo si è tenuta l’udienza a seguito del ricorso dell’Ucraina contro la Federazione Russa sulla base della Convenzione del 9 dicembre 1948 per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio (ICJ ucraina russia). La Russia non ha partecipato all’udienza sulle misure cautelari (qui la trascrizione Trascrizione), ma ha depositato una memoria in cui sostiene l’assenza di giurisdizione della Corte (Posizione russa).
Si vedano i post http://www.marinacastellaneta.it/blog/le-organizzazioni-internazionali-cercano-misure-per-frenare-la-guerra-scatenata-dalla-russia.html e http://www.marinacastellaneta.it/blog/la-russia-invade-lucraina-e-il-mondo-finge-di-essere-stupito.html
Aggiungi un commento