Un Piano di azione sulla digitalizzazione della giustizia che permetta di coniugare nuove tecnologie e tutela dei diritti umani e garantire un servizio efficace, con un rafforzamento delle tutele. La Commissione europea per l’efficienza della giustizia (CEPEJ) ha pubblicato, il 9 dicembre, il documento “2022 – 2025 CEPEJ Action plan: Digitalisation for a better justice” (CEPEJ(2021)12F (CEPEJ 12) che punta a favorire l’ambiente digitalizzato, ma migliorando la qualità della giustizia che deve essere trasparente, collaborativa, umana. La CEPEJ non discute più se utilizzare i sistemi di intelligenza artificiale nel trattamento di decisioni e di dati giudiziari, ma delle modalità e dei limiti all’utilizzo per tutelare i diritti fondamentali della persona. Uno strumento è già a disposizione degli Stati ma questi ultimi – scrive la CEPEJ – devono assicurare la piena attuazione della “Carta etica europea sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei sistemi giudiziari e negli ambiti connessi” adottata il 3 dicembre 2018 (CEPEJ(2018)14. Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/la-cepej-adotta-la-prima-carta-etica-sulluso-dellintelligenza-artificiale-nei-sistemi-giudiziari-cepej-european-ethical-charter-on-the-use-of-artificial-intelligence-in-judicial-systems.html).
In questa direzione la CEPEJ ha adottato una nuova tabella di marcia per applicare la Carta etica (CEPEJ(2021)16 EN).
Sempre il 9 dicembre sono state pubblicate le linee guida sull’archiviazione elettronica dei fascicoli e sulla gestione dei tempi giudiziari (Saturn Guidelines)
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