Reclutamento di bambini soldati: per la prima volta nel rapporto annuale gli Stati Uniti includono la Turchia

Per la prima volta, gli Stati Uniti includono un Paese Nato, la Turchia, nell’elenco di Stati coinvolti nel reclutamento di bambini soldati. Nel rapporto presentato nei giorni scorsi sul traffico degli esseri umani, che riporta la situazione nel 2020 (US Traffico esseri umani), il Dipartimento di Stato ha segnalato che la Turchia ha fornito, tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021, un aiuto tangibile alla “Sultan Murad division” in Siria che, per Washington, utilizza bambini soldati supportato da Ankara. Tra gli altri Stati, sono presenti Afghanistan, Birmania, Congo, Iran, Iraq, Libia, Mali, Nigeria, Pakistan, Somalia, Sud Sudan, Siria, Turchia, Venezuela e Yemen.

In via generale, nel 2020, il traffico di esseri umani ha colpito ancora di più le persone già vulnerabili a causa di crisi globali come la pandemia da Covid-19 o i cambiamenti climatici. Tra le piaghe, conseguenza del traffico degli esseri umani, la prostituzione, il lavoro forzato, soprattutto nel settore agricolo, nell’edilizia e nel lavoro domestico. 

Il Dipartimento di Stato, soprattutto per combattere il lavoro forzato, chiede anche agli Stati di prevedere una responsabilità di imprese e di altri enti che traggono vantaggi dal traffico degli esseri umani.

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