In vigore sul piano internazionale, dal 25 giugno 2021, la Convenzione C190 sull’eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro (ILO). L’Italia ha ratificato e dato esecuzione all’accordo con la legge n. 4 del 5 gennaio 2021 (legge n. 4). Il testo della Convenzione era stato approvato dall’Organizzazione internazionale del lavoro con ben 439 voti favorevoli, ma le ratifiche continuano ad essere poche (qui il link sullo stato delle ratifiche che non sembra, però, aggiornato visto che non è riportata la ratifica dell’Italia https://www.ilo.org/dyn/normlex/en/f?p=NORMLEXPUB:11300:0::NO::P11300_INSTRUMENT_ID:3999810).
L’accordo è applicabile nel settore pubblico e in quello privato. Per quanto riguarda la definizione di violenza e molestie, queste sono considerate come un insieme di comportamenti, pratiche o minacce “che mirano a provocare – o sono suscettibili di provocare – danni fisici, psicologici, sessuali o economici”. Anche sotto il profilo soggettivo l’accordo ha un largo raggio di azione perché comprende la protezione di ogni lavoratore, incluse le persone in formazione, tirocinio e apprendistato, nonché coloro che sono alla ricerca di un lavoro. Gli Stati vincolati dalla Convenzione devono adottare misure preventive, di protezione e misure sanzionatorie nei confronti degli autori degli atti di violenza. Inoltre, i lavoratori vittime hanno il diritto ad essere spostati dalla sede di lavoro in cui hanno ragione di credere di essere in una situazione di pericolo.
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