Corte penale internazionale: condannato per crimini di guerra e contro l’umanità un ex bambino soldato

Per la prima volta, arriva dalla Corte penale internazionale, la condanna a un ex bambino soldato, poi diventato leader dell’Esercito di resistenza del signore (Lord’s Resistance Army, LRA) e autore di crimini contro l’umanità e di guerra in Uganda. Con la sentenza depositata il 4 febbraio (ICC-02/04-01/15, The Prosecutor v. Dominic OngwenCPI Uganda), la Corte ha riconosciuto la colpevolezza, oltre ogni ragionevole dubbio, di Dominic Ongwen uno dei comandanti del gruppo guidato da Joseph Kony, incriminato dalla Corte, ma ancora in fuga. Per la Corte dell’Aja, Ongwen ha commesso, oltre ogni ragionevole dubbio, crimini efferati nel Nord dell’Uganda, tra il 1° luglio 2002 e il 31 dicembre 2005, tra i quali la gravidanza forzata nei confronti di donne trattate come schiave sessuali, attacchi contro i campi profughi, reclutamento di bambini soldato, omicidi, stupri. La Corte, che ha accertato la responsabilità di Ongwen per 62 capi di accusa e la non colpevolezza per 8, ha respinto la tesi della difesa del condannato fondata sul danno psicologico subito da Ongwen rapito dalla LRA all’età di nove anni. L’uomo era poi diventato uno dei comandanti del gruppo e si era arreso alle autorità ugandesi nel 2015, per timore di essere ucciso. Il processo dinanzi ai giudici internazionali è iniziato il 6 dicembre 2016 e ha visto ben 4.095 persone coinvolte come vittime dei crimini commessi. Il processo non è però concluso perché deve essere pronunciata la decisione sulla determinazione della pena, le parti possono presentare appello (entro trenta giorni) e dovrà essere stabilita la riparazione per le vittime.

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