E’ ormai applicabile dall’11 ottobre il regolamento n. 2019/452 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 marzo 2019, che istituisce un quadro per il controllo degli investimenti esteri diretti nell’Unione (2019:452). L’allegato è stato modificato dal regolamento delegato n. 2020/1298 adottato il 13 luglio 2020 (regolamento delegato).
Le nuove norme, che provano a dare attuazione a un sistema comune di screening, non solo introducono un quadro per il controllo degli investimenti esteri diretti nell’Unione, ma anche un meccanismo di cooperazione “tra gli Stati membri e tra gli Stati membri e la Commissione con riguardo agli investimenti esteri diretti che possono incidere sulla sicurezza o sull’ordine pubblico”. Proprio lo shock economico subito dai Paesi Ue a causa della pandemia da Covid-19 potrebbe avere provocato situazioni di rischio quanto all’ingresso di investimenti esteri e, quindi, il sistema di controllo potrebbe essere un utile strumento per tutti i Paesi membri per garantire un mercato aperto, ma non senza condizioni. Tuttavia, malgrado la raccomandazione della Commissione di marzo 2020 (Guidance), non tutti gli Stati membri hanno comunicato i meccanismi di controllo già attivi (qui l’elenco https://trade.ec.europa.eu/doclib/docs/2019/june/tradoc_157946.pdf)
Per una breve sintesi del contenuto dell’atto si rinvia ai post http://www.marinacastellaneta.it/blog/entra-in-vigore-il-regolamento-ue-sul-controllo-degli-investimenti-esteri-eu-foreign-investment-screening-regulation-enters-into-force.html e http://www.marinacastellaneta.it/blog/investimenti-stranieri-diretti-attivato-il-meccanismo-di-controllo-ue-eu-legal-framework-for-screening-foreign-direct-investment.html
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