L’europarlamento chiede nuove misure per diffondere metodi alternativi di soluzione delle controversie

Il Parlamento europeo, con la risoluzione del 25 ottobre 2011, ha chiesto alla Commissione europea di presentare una proposta legislativa sui metodi alternativi di soluzione delle controversie in materia civile, commerciale e familiare per evitare la logica del confronto nell’ambito di procedimenti giudiziari (http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+TA+P7-TA-2011-0449+0+DOC+XML+V0//IT&language=IT). In questa direzione, secondo gli eurodeputati, è necessario diffondere l’ADR a tutti i settori, oltre l’ambito delle controversie che coinvolgono i consumatori. In particolare, proprio tenendo conto delle difficoltà di soluzione delle controversie transfontaliere e degli elevati costi connessi, la proposta della Commissione dovrebbe valutare, pur senza pregiudicare il diritto di accesso alla giustizia,”un meccanismo obbligatorio per la presentazione dei reclami delle parti al fine di esaminare le possibilità di ADR”. A questo proposito, il Parlamento ha richiamato l’attenzione sulla “conciliazione paritetica” italiana come esempio di buone prassi. Da rafforzare, poi, il ruolo dei sistemi alternativi di soluzione delle controversie da utilizzare online, su cui sta lavorando anche l’Uncitral.

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