La Commissione modifica il metodo di calcolo per le sanzioni pecuniarie – Commission changes its calculation methodology for financial sanctions

La Commissione europea modifica il metodo di calcolo per le sanzioni pecuniarie (somma forfettaria e penalità giornaliera) nei confronti di Stati membri che non eseguono una sentenza con la quale è stato constatato l’inadempimento dello Stato o non comunicano le misure di attuazione della direttiva (comunicazione). In passato, la Commissione si basava, per la determinazione dell’importo, sulla gravità e sulla durata della violazione, nonché sulla situazione economica e sul peso istituzionale dello Stato membro interessato. Questi due parametri – chiarisce la Commissione – sono stati considerati alla luce del prodotto interno lordo e del numero di voti a disposizione di uno Stato in Consiglio. La Corte Ue, che si pronuncia sulla sanzione, ha ritenuto, con la sentenza del 14 novembre 2018 (causa C-93/17, Commissione contro Grecia) che le regole di voto previste per il Consiglio non potessero essere più applicate per il calcolo delle sanzioni. Di qui la modifica della Commissione che utilizzerà il numero di seggi assegnati agli Stati nel Parlamento europeo. Una scelta – scrive la Commissione – che garantisce sanzioni proporzionali e con effetto dissuasivo. La nuova modalità di calcolo è applicata a partire dalla pubblicazione del documento della Commissione, avvenuta il 25 febbraio 2019 (serie C 70, p. 1 ss.).

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