Dal 16 febbraio è pienamente applicabile il regolamento Ue n. 2016/1191 che promuove la libera circolazione dei cittadini semplificando i requisiti per la presentazione di alcuni documenti pubblici nell’Unione europea e che modifica il regolamento (UE) n. 1024/2012 (regolamento). Un passo avanti nello spazio Ue nel segno dell’eliminazione degli oneri burocratici per favorire la libera circolazione dei cittadini. Con il “cittadino europeo mobile” che potrà utilizzare i moduli standard multilingue senza ricorrere a legalizzazioni di documenti o a traduzioni autenticate. In pratica, con il nuovo testo, è possibile utilizzare un documento pubblico rilasciato in uno Stato membro in un altro Paese Ue, senza atti di autenticazione. Tra i documenti pubblici inclusi nell’ambito di applicazione del regolamento, rientrano quelli adottati da un’autorità o da un funzionario dello Stato, compresi “quelli emanati dal pubblico ministero, da un cancelliere o da un ufficiale giudiziario”, nonché i documenti amministrativi e gli atti notarili. Detto questo, però, rimane spazio agli Stati che non sono tenuti a rilasciare documenti pubblici non previsti dall’ordinamento interno. Esclusi, in numerosi casi, gli obblighi di traduzione e questo anche grazie al sistema basato sull’utilizzo dei moduli standard multilingue, reperibili nel portale europeo sulla giustizia elettronica, https://e-justice.europa.eu/home.do?plang=it&action=home.
Notizie e commenti sul diritto internazionale e dell'Unione Europea
Aggiungi un commento