Pubblicata una Guida sul ne bis in idem – ECHR Guide on the principle of the ne bis in idem

La Corte europea dei diritti dell’uomo ha pubblicato una Guida sull’articolo 4 del Protocollo n. 7 alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo che sancisce il principio del ne bis in idem (Guide_Art_4_Protocol_7_ENG). Il volume ha l’obiettivo di chiarire agli operatori del diritto la portata della norma, come interpretata dalla stessa Corte europea, anche al fine di contribuire all’applicazione corretta della Convenzione sul piano interno.

Il testo, aggiornato alla giurisprudenza del 31 dicembre 2018, dopo aver analizzato la struttura dell’articolo, affronta i problemi di qualificazione circa la natura penale del procedimento, soffermandosi sulle condizioni e i criteri delineati nella sentenza dell’8 giugno 1976, Engel v. Paesi Bassi (ricorso n. 51100/71), la cui corretta interpretazione è indispensabile per la qualificazione delle sanzioni che, pur considerate come amministrative nell’ordinamento statale, sono da ascrivere tra quelle penali in base alla Convenzione. L’analisi della giurisprudenza è svolta anche sulla nozione di “stesso fatto”. 

Il Protocollo è stato ratificato dall’Italia con legge n. 98 del  9 aprile 1980. L’Italia aveva posto una riserva per delimitare l’applicazione dell’art. 4 unicamente alle infrazioni, alle procedure e alle decisioni qualificate come penali dalla legge italiana: tale riserva, però, è stata dichiarata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, con sentenza del 4 marzo 2014 nel caso Grande Stevens, invalida in quanto vaga e generica.

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