Progetto FOMENTO co-finanziato dall’UE: pubblicata una ricerca su mediazione e successioni transfrontaliere – FOMENTO Project co-funded by the EU: research on mediation and cross-border disputes in succession matter

Un progetto finanziato dall’Unione europea, con 5 partner di 3 Stati Ue, per fare il punto sullo stato di applicazione della direttiva 2008/52 su taluni aspetti della mediazione in materia civile e commerciale e del regolamento n. 650/2012 relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni e all’accettazione e all’esecuzione degli atti pubblici in materia di successioni e alla creazione di un certificato successorio europeo, che ha portato a un primo lavoro sul livello di attuazione degli indicati atti. La ricerca, avviata ad ottobre 2017 e che si concluderà ad ottobre 2019, è stata condotta nell’ambito del progetto europeo FOMENTO – Fostering mediation in cross-order civil and succession matters, co-finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Programma Giustizia, al quale hanno partecipato 5 partner europei: l’associazione di professionisti e di esperti di mediazione Resolutia, con sede a Perugia, il centro Steinbeis-Beratungszentrum Wirtschftsmediation (SBZ) con sede a Stoccarda e Lipsia che, tra l’altro, pubblica la più importante rivista di mediazione, il centro Mediatorzy che raggruppa un team specializzato in metodi alternativi di risoluzione dei conflitti e che ha sede a Varsavia, il centro accreditato per la formazione dei mediatori Steinbeis Hochschule Berlin, Akademie für Mediation, Soziales und Recht-Leading (SHB) con sede a Berlino e Prodos Consulting con sede a Roma, che si occupa di affiancare enti pubblici e privati nell’accesso ai programmi di finanziamento europei.

I risultati della ricerca sono reperibili nel sito http://www.fomentonet.eu, nel quale sono anche disponibili le linee-guida utili per cittadini e professionisti alle prese con conflitti transfrontalieri in materia di successioni. E’ anche possibile iscriversi a una newsletter per avere aggiornamenti costanti sugli sviluppi della ricerca che si concluderà ad ottobre 2019.

Dall’analisi condotta con particolare riguardo a 6 Stati Ue (Austria, Francia, Germania, Italia, Polonia e Svezia) risulta, anche grazie a indagini online condotte tra cittadini, professionisti ed esperti del settore, che la normativa Ue ha introdotto importanti novità come la possibilità di scegliere la legge applicabile alle successioni e il certificato successorio europeo. Tuttavia, le nuove regole sono ancora poco note alla maggior parte dei cittadini europei. “La stessa mediazione – si legge nel documento – non è comunemente adottata in caso di successioni transfrontaliere”, con un’evidente necessità di avviare campagne di sensibilizzazione. Proprio sul fronte della mediazione, lo studio condotto da FOMENTO ha evidenziato l’impatto positivo della direttiva sulla mediazione che ha condotto gli Stati membri  a rafforzare, ad ampio raggio, l’utilizzo di questo strumento. Con un’esigenza: creare reti europee di professionisti costituite da mediatori, avvocati, notai e giuristi per favorire la diffusione di best practices. Proprio questo meccanismo potrebbe essere utilizzato per risolvere conflitti nei casi di successione transfrontaliera evitando i metodi giudiziari tradizionali. Di qui anche la necessità di percorsi ad hoc per rafforzare la formazione rivolta ai mediatori.

Il 7 novembre appuntamento a Roma, nell’Università Roma Tre, a partire dalle 9.30, per un convegno sul tema del progetto. Inoltre, sul sito di FOMENTO è disponibile il form per partecipare a una call for papers in vista della Conferenza internazionale sulla mediazione che si terrà a Lipsia il 25 giugno 2019.

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