Approvata la Dichiarazione di Copenaghen sulla riforma del sistema di garanzia della Convenzione europea dei diritti dell’uomo

Il processo di modifica del sistema di garanzia della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, iniziato a Interlaken nel 2010, si arricchisce di un nuovo tassello con la Dichiarazione di Copenaghen adottata il 13 aprile nel corso della Conferenza di alto livello dei ministri della giustizia (Copenhagen Declaration). Un cammino che ha visto diverse tappe: Izmir, Brighton e Bruxelles che, con Copenaghen, rafforza il ruolo degli Stati nell’attuazione effettiva della Convenzione europea e il principio di sussidiarietà alla base del sistema di garanzia della Corte europea, pur nel rispetto dell’universalità dei diritti umani. La Dichiarazione richiama, altresì, la giurisprudenza della Corte di Strasburgo in materia di margine di discrezionalità. Per garantire un’applicazione uniforme della Convenzione, inoltre, si evidenzia la necessità di migliorare lo scambio attraverso il network delle Corti supreme e il bisogno di alleggerire il carico di lavoro della Corte tenendo conto, però, dell’esigenza di garantire in modo effettivo il diritto di accesso alla giustizia. Centrale, ai fini del corretto funzionamento del sistema di garanzia, la rapida esecuzione delle sentenze della Corte europea da parte degli Stati. Tra i punti della Dichiarazione anche la richiesta agli Stati in ordine alla ratifica del Protocollo n. 15 e un maggiore supporto finanziario per far funzionare effettivamente il sistema.

Il procedimento iniziato a Interlaken si dovrebbe concludere entro il 2019.

Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/presentate-le-osservazioni-della-corte-europea-sul-progetto-di-dichiarazione-di-copenaghen.html

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