Rapporto sull’applicazione della deroga in caso di stato di urgenza: preoccupazioni per Turchia, Francia e Ucraina

La Commissione sugli affari giuridici e i diritti umani dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha presentato, il 27 febbraio, un documento su “Stato di emergenza: questioni di proporzionalità relative alla deroga in base all’articolo 15 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali” (Doc  n. 14506, articolo 15). Il relatore Raphael Comte ha evidenziato le più recenti situazioni di deroga alla Convenzione decise da Ucraina, Francia e Turchia. Ricostruita l’interpretazione effettuata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo sull’articolo 15 il quale stabilisce che nel caso di guerra o di altro pericolo pubblico “che minacci la vita della nazione, ogni Alta Parte Contraente può prendere delle misure in deroga alle obbligazioni previste nella presente Convenzione nella stretta misura in cui la situazione lo esiga e a condizione che tali misure non siano in contraddizione con le altre obbligazioni derivanti dal diritto internazionale”, il Relatore ha analizzato i casi dei tre Paesi esprimendo preoccupazioni per l’eccessiva durata del periodo di deroga in Francia e per l’ampio utilizzo dei poteri di intelligence. Ancora più grave la situazione in Turchia che ha attuato misure per la situazione di emergenza dovuta al fallito colpo di Stato del tutto sproporzionate. Il documento contiene raccomandazioni ai tre Stati e la proposta di “codificare” le buone prassi per il futuro.

Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/la-francia-comunica-ladozione-di-misure-in-deroga-alla-convenzione-europea-dei-diritti-delluomo.html

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