Giurisdizione e certificati successori nazionali: depositate le conclusioni dell’Avvocato generale nel caso Oberie

L’Avvocato generale della Corte di giustizia dell’Unione europea, Maciej Szpunar, ha presentato, il 22 febbraio, le conclusioni nella causa C-20/17 (Oberie, C-20:17) che ha al centro il regolamento n. 650/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 luglio 2012, relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni e all’accettazione e all’esecuzione degli atti pubblici in materia di successioni e alla creazione di un certificato successorio europeo, in vigore dal 17 agosto 2015. A rivolgersi agli eurogiudici, il Tribunale superiore del Land di Berlino che ha chiesto alla Corte Ue di interpretare l’articolo 4 del regolamento in base al quale “sono competenti a decidere sull’intera successione gli organi giurisdizionali dello Stato membro in cui il defunto aveva la residenza abituale al momento della morte”. Il caso nazionale riguarda la successione di un cittadino francese, con residenza abituale nel proprio Paese e beni situati in Francia e in Germania. Un giudice francese aveva rilasciato un certificato successorio nazionale che indicava i due figli eredi per una quota pari alla metà del patrimonio. Uno dei figli si era rivolto ai giudici tedeschi per il rilascio del certificato successorio nazionale relativo ai beni ereditari situati in Germania, ma il Tribunale del Land di Berlino riteneva di non essere competente in base all’articolo 4 del regolamento n. 650/2012. Un erede aveva impugnato il provvedimento e, prima di decidere, il Tribunale superiore del Land di Berlino ha chiamato in aiuto Lussemburgo. L’Avvocato generale, precisato che il regolamento non utilizza la formulazione generale di “certificato successorio nazionale” ma fa riferimento a “documenti interni” utilizzati per fini analoghi ai certificati successori europei, ha concluso che l’atto Ue non esclude i certificati successori nazionali. Di conseguenza, in base a un’interpretazione sistematica, storica e teleologica, Szpunar ha affermato che l’articolo 4 del regolamento determina la competenza con riferimento ai “procedimenti condotti dalle autorità giudiziarie degli Stati membri, se tali procedimenti riguardano materie che possono essere considerate come rientranti nell’intera successione” e, quindi, anche ai “procedimenti condotti dinanzi alle autorità giudiziarie di uno Stato membro per il rilascio di certificati successori nazionali”.

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