Social media ancora indietro nel pieno rispetto del diritto Ue a tutela dei consumatori

I social media devono applicare le norme Ue a tutela dei consumatori. Già da tempo la Commissione europea chiede alcune modifiche: talune sono state messe in atto da Facebook, Google+ e Twitter, ma c’è ancora da fare per arrivare al pieno rispetto del diritto Ue a tutela dei consumatori. Lo scrive la Commissione europea che è intervenuta, il 15 febbraio, con un monito ai social media chiamati a un rigoroso rispetto delle modifiche già concordate. Bruxelles ha anche presentato una tabella con le modifiche delle clausole contrattuali già effettuate (Factsheet-) che andranno a vantaggio di oltre 250 milioni di consumatori Ue. In particolare, la Commissione punta al rafforzamento dei diritti di recedere da acquisti online e di presentare reclami in Europa e non in California. In ogni caso è Google+ ad aver raggiunto i risultati migliori, mentre Facebook e Twitter – scrive la Commissione – “hanno rimediato solo in parte a importanti aspetti riguardanti le loro responsabilità e il modo in cui gli utenti sono informati della possibilità di rimuovere i contenuti o recedere dal contratto”. Troppe lentezze, quindi, per la rimozione dei contenuti. Sul punto Google+ ha istituito uno specifico protocollo per trattare le richieste, mentre Facebook e Twitter hanno attivato unicamente un indirizzo di posta elettronica. Ad aprile, la Commissione europea presenterà uno studio intitolato “New Deal per i consumatori”.

Si veda il post http://www.marinacastellaneta.it/blog/facebook-atto-ii-la-corte-ue-chiarisce-la-nozione-di-consumatore.html

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