Sarà il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) a monitorare il trattamento delle persone condannate dalla Corte penale internazionale, che scontano la pena in uno degli Stati membri del Consiglio d’Europa. Il sistema è stato attivato grazie allo scambio di lettere del 2 novembre tra Corte penale internazionale e Comitato per la prevenzione della tortura. In questo modo è assicurato un controllo esterno con un rafforzamento dei diritti del detenuto e del pieno rispetto degli standard internazionali sulla detenzione. Le visite del Comitato saranno effettuate secondo l’articolo 7 della Convenzione e avranno avvio entro un anno dal trasferimento. L’intesa è entrata in vigore il 9 novembre 2017 (2017-36-inf-eng)-
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