Diritti delle donne nell’Unione europea: hate speech, discriminazioni e violenze impediscono la parità di genere

Attacchi via web, stalking, discriminazioni, violenza di genere, hate speech: piaghe che gli Stati non riescono ancora a sradicare e che devono essere eliminate con un maggiore impegno da parte di tutti i Paesi membri. Lo chiede l’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali che ha pubblicato uno studio dal titolo “Challenges to womes’s human rights in the EU: Gender discrimination, sexist hate speech and gender-based violence against women and girls” (fra-2017-challenges-to-women), diffuso nel corso del Colloquio annuale sui diritti fondamentali organizzato il 20 novembre dalla Commissione europea. Dal documento, che passa in rassegna le regole a tutela delle donne adottate a livello internazionale e Ue, risulta con evidenza che la violenza nei confronti delle donne è quasi endemica e impedisce alle stesse donne di potere godere a pieno dei propri diritti. Non solo. Negli ultimi anni sono balzati in avanti gli assalti via web soprattutto nei confronti di giornaliste e di donne impegnate in politica. Difficile poi sradicare gli stereotipi di genere anche a causa della rappresentazione che i media fanno delle donne. Lo studio raccoglie casi concreti degli ultimi tre anni e si basa sull’indagine condotta nel 2014 dalla stessa Agenzia sulla violenza di genere in Europa (http://fra.europa.eu/en/publications-and-resources/data-and-maps/survey-data-explorer-violence-against-women-survey).

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