Sono oltre 40 milioni in tutto il mondo le vittime di forme di schiavitù moderna. E’ il dato drammatico, tanto più che vede al centro anche i bambini, quello che risulta dallo studio dell’International Labour Organization (ILO) “Global estimates of modern labour: Forced labour and forced marriage” (global_estimates_of_modern_slavery-forced_labour_and_forced_marriage) che, nell’ottica della realizzazione degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Onu e, in particolare, del target 8.7, traccia il quadro delle vittime di lavoro forzato e di matrimoni forzati. Le forme di schiavitù moderna colpiscono soprattutto le donne e i bambini. Lo dicono le statistiche: una vittima su quattro è un bambino e, nello specifico, con riguardo alla piaga del lavoro minorile, ne è vittima uno su dieci e questo soprattutto in Africa, con minori impiegati in lavori pericolosi e in agricoltura. Un quadro che rende difficile il raggiungimento degli obiettivi indicati nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile adottata nel 2015 dall’ONU. Drammatici anche i dati sulle vittime di sfruttamento sessuale che, nel 2016, hanno raggiunto quota 5 milioni. Ancora diffusa, poi, la piaga del matrimonio forzato: nel 2016 quasi 15 milioni di persone vivevano in questa situazione.
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