Piano strategico a tutela dei migranti nella Dichiarazione di New York approvata dall’Onu

L’Assemblea generale, al termine del Dialogo di alto livello sull’immigrazione che si è tenuto il 14 e il 15 settembre, ha approvato il testo della Dichiarazione sui rifugiati e i migranti (A/71/L.1, n1628546), con la quale, preso atto dell’incremento dei flussi migratori, ha provato a tracciare un quadro complessivo circa gli obblighi degli Stati, tenendo conto che, pur in presenza di un quadro normativo ad hoc per i migranti, tutti, inclusi rifugiati e migranti, hanno gli stessi diritti umani e libertà fondamentali riconosciuti sul piano internazionale a ogni individuo. Primo tra tutti il diritto alla vita. Tra l’altro, si fa notare nel documento, nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è stato evidenziato che lo sviluppo deve andare a beneficio di ogni individuo, senza dimenticare che il fenomeno delle migrazioni può essere funzionale anche allo sviluppo. Nella Dichiarazione sono indicati una serie di impegni a beneficio sia di migranti sia di riugiati, con un allegato dedicato a un quadro generale per la tutela dei rifugiati, dalla fase di ingresso a quella di accoglienza, con un supporto ai Paesi ospitanti che hanno bisogno, come è ovvio, di risorse aggiuntive. Tra l’altro, nel 2018 è prevista l’adozione di un global compact per i rifugiati. L’allegato II del documento è dedicato agli interventi a tutela dei migranti con l’obiettivo di predisporre un quadro giuridico con misure anche nell’ambito della governance. I negoziati per un global compact in questo settore inizieranno nel 2017 e termineranno nel 2018 con una conferenza intergovernativa e l’adozione del Piano strategico.

Si veda anche il rapporto del Segretario generale presentato ad aprile 2016 sulla sicurezza e la dignità dei migranti in_safety_and_dignity_-_addressing_large_movements_of_refugees_and_migrants

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