Pubblicato il rapporto annuale di Moneyval

moneyLa lotta contro il finanziamento del terrorismo internazionale non è ancora utilizzata come strategia globale di contrasto. E’ questo l’anello debole che, forse, impedisce un effettivo salto di qualità per fronteggiare in modo più incisivo le attività terroristiche. E’ quanto risulta dal V rapporto annuale, divulgato ieri (2015_annualreport_en), adottato da Moneyval, il comitato di esperti del Consiglio d’Europa che si occupa, dal 1997, della lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. Certo, si legge nel rapporto, si assiste a un miglioramento nell’adozione di una normativa internazionale e interna ma, sul piano concreto, seguire il denaro che porta al finanziamento del terrorismo incontra ancora diverse difficoltà. Il 2015, poi, – ha sottolineato il Presidente Daniel Thelesklaf – è stato un anno drammatico per gli attentati terroristici in Europa: da Parigi a gennaio e novembre, fino ad Ankara, Bruxelles, Istanbul e Nizza.

Due le priorità per le attività future: intensificare l’azione delle autorità incaricate delle indagini con un miglioramento della cooperazione tra Stati e predisporre misure più efficaci per l’adozione di provvedimenti di confisca dei proventi di reati. Nel 2015, inoltre, Moneyval ha proseguito nell’attività di monitoraggio delle giurisdizioni nazionali (ben 26) in base a un sistema basato sui rapporti di reciproca valutazione o di monitoraggio affidato ad esperti.

Sul fronte degli interventi dell’Unione europea si veda http://www.marinacastellaneta.it/blog/riciclaggio-di-denaro-accesso-ai-registri-online-anche-ai-giornalisti-investigativi.html

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