Pubblicato uno studio dell’europarlamento sul collocamento dei minori in un altro Stato membro

Il Parlamento europeo ha pubblicato uno studio condotto da Laura Carpaneto, ricercatore di diritto internazionale presso l’Università degli Studi di Genova, per conto della Commissione giuridica sui problemi relativi al collocamento del minore in un altro Stato membro (IPOL_STU(2016)556945_EN). Lo studio n. 556.945 analizza le questioni applicative dell’articolo 56 del regolamento n. 2201/2003 sulla competenza, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e di responsabilità genitoriale, che abroga il regolamento (CE) n. 1347/2000. La norma in esame, che disciplina il procedimento di collocamento del minore in un istituto o in una famiglia affidataria in un altro Stato membro, ha dato luogo a taluni problemi applicativi talvolta dovuti anche al dialogo tra le diverse autorità giurisdizionali previsto dalla norma, con un intervento delle autorità centrali, non sempre perfettamente funzionante. Ed invero, in vista della modifica del regolamento, lo studio prospetta taluni rimedi per risolvere i problemi di applicazione analizzando sia la prassi giurisprudenziale della Corte di giustizia dell’Unione europea e della Corte europea dei diritti dell’uomo, sia la situazione in 12 Stati: Italia, Bulgaria Repubblica Ceca, Francia Germania, Irlanda, Lettonia, Malta, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito. Lo studio raccoglie anche i dati sui casi di collocamento negli indicati Stati dal 2008 al 2015, analizzando le peculiarità di alcune situazioni come il collocamento di minori dalla Germania all’Italia. Tra le proposte in vista della modifica del regolamento, l’istituzione di un registro nazionale con i casi rientranti nell’articolo 56, un chiarimento sulla nozione di collocamento e sulle questioni relative alla qualificazione del minore, la possibile inclusione della kafalah e la proposta di istituire un nuovo regolamento dedicato unicamente agli aspetti della responsabilità genitoriale.

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