Il Consiglio di sicurezza chiede agli Stati ogni misura necessaria per combattere l’Isis

650681Council_ResolutionIl Consiglio di sicurezza ha approvato, all’unanimità, il 20 novembre, la risoluzione n. 2249 (ris. ) con la quale chiede agli Stati di usare tutte le misure necessarie per combattere l’Isis. Gli attacchi a Sousse (Tunisia), ad Ankara, nel Sinai, a Beirut e a Parigi (poi anche quella di Bamako), mostrano che la minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale dell’Isis è globale ed è senza precedenti. Di qui la convergenza degli Stati che secondo le proprie capacità hanno il via libera del Consiglio ad adottare ogni misura necessaria in conformità al diritto internazionale, alle regole sui rifugiati, al diritto internazionale umanitario e ai diritti umani. Nella risoluzione non è indicata la base giuridica né è effettuato un richiamo al capitolo VII della Carta così come manca la tipica formula che autorizza l’uso della forza perché il Consiglio chiede agli Stati che ne hanno la capacità di impiegare le misure necessarie, ma non autorizza l’uso di tutti i mezzi necessari. Gli Stati Uniti, nel corso del dibattito, hanno evidenziato che, in Siria, Assad non è in grado di sopprimere la minaccia dell’Isis e, di conseguenza, gli Stati, in base alla Carta e alla legittima difesa individuale e collettiva hanno diritto di reagire. Nella risoluzione si sottolinea la necessità di smantellare le zone occupate dall’Isis in Iraq e in Siria, veri e propri santuari del terrorismo, e di arginare il flusso dei foreign fighters.

La misura del Consiglio di sicurezza è di importanza cruciale e segna un salto di qualità rispetto agli interventi dell’Unione europea che, dal canto suo, dopo aver dato il via libera, su richiesta della Francia, all’utilizzo della clausola di assistenza reciproca in base all’articolo 42, par. 7 del Trattato sull’Unione europea (SEAE), ha previsto alcune misure che vanno da regole più stringenti sul controllo dei dati alla condivisioni delle informazioni. In particolare, come si legge nelle conclusioni del Consiglio del 20 novembre (conclusioni consiglio), è necessario procedere alla effettiva applicazione del PNR (Passenger Name Record) e rafforzare la lotta alla radicalizzazione (conclusioni).

Il G20 di Antalya, che si è riunito all’indomani degli attacchi del 13 novembre, ha posto l’attenzione sull’individuazione dei canali di finanziamento del terrorismo e sull’attuazione di reazioni in linea con la risoluzione n. 2178 del Consiglio di sicurezza.

La Francia ha promulgato, con decreto n. 2015-1475 del 14 novembre (Décret n° 2015-1475 e Décret n° 2015-1476), lo stato di emergenza in linea con la legge n. 55-385 del 3 aprile 1955, come modificata nel 1960. Unico precedente il periodo della guerra in Algeria.

Si vedano i post http://www.marinacastellaneta.it/blog/siria-fallimento-della-comunita-internazionale-lonu-non-trova-strade-per-la-soluzione-della-crisi.htmlhttp://www.marinacastellaneta.it/blog/pagamento-dei-riscatti-allisis-no-del-consiglio-di-sicurezza.html.

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