Sì alla partecipazione dell’Italia al brevetto Ue. Al via anche al Protocollo sul tribunale unificato

Anche l’Italia aderisce al brevetto Ue e torna indietro rispetto alla netta opposizione al sistema brevettuale dovuta soprattutto alle scelte del regime linguistico limitate all’inglese, al francese e al tedesco. Con decisione 2015/1753 del 30 settembre 2015 che conferma la partecipazione dell’Italia alla cooperazione rafforzata nel settore dell’istituzione di una tutela brevettuale unitaria (brevetto), la Commissione ha detto sì alla partecipazione dell’Italia che diventa il 26esimo Stato membro parte al brevetto unitario. Di conseguenza, Roma è vincolata dai regolamenti n. 1257/2012 relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata nel settore dell’istituzione di una tutela brevettuale unitaria (GU L 361 del 31.12.2012, pag. 1) e al n. 1260/2012 del Consiglio relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata nel settore dell’istituzione di una tutela brevettuale unitaria con riferimento al regime di traduzione applicabile (GU L 361 del 31.12.2012, pag. 89). I due regolamenti entrano in vigore in Italia il giorno successivo alla pubblicazione della decisione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, avvenuta il 1° ottobre 2015 e si applicano dalla data di entrata in vigore dell’accordo su un tribunale unificato dei brevetti, che richiede 13 ratifiche (per aggiornamenti sullo stato delle ratifiche si veda il sito http://www.consilium.europa.eu/en/documents-publications/agreements-conventions/agreement/?aid=2013001). Intanto il 1° ottobre 2015 è stato aperto alla firma il Protocollo sull’applicazione provvisoria dell’accordo (Protocol_to_the_Agreement_on_Unified_Patent_Court_on_provisional_application).

 

Nessun commento

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *