Un libro per approfondire il rapporto tra giudice nazionale e CEDU

Un volume che guida gli operatori giuridici nei complessi meccanismi del funzionamento della Corte europea dei diritti dell’uomo con un particolare approfondimento degli effetti delle sentenze della Corte di Strasburgo sul piano interno, anche con riguardo all’incidenza sul giudicato. Si tratta del libro di Roberto Conti, “La Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Il ruolo del giudice” (Aracne editrice, http://www.aracneeditrice.it/pdf/3956.pdf). L’autore, magistrato presso il Tribunale di Palermo e componente del comitato scientifico del CSM, analizza in cinque densi capitoli non solo le regole procedurali per avviare i ricorsi a Strasburgo, tenendo conto delle novità introdotte dal Protocollo n. 14, ma anche la giurisprudenza internazionale e interna, con particolare riferimento alla Corte costituzionale e alle sue più recenti pronunce. Ampio spazio è dedicato alla disamina dei rapporti tra ordinamento interno e convenzione europea e all’influenza di quest’ultima sull’attività dei giudici nazionali. L’autore non manca poi di approfondire le novità determinate dal carattere vincolante acquisito dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea con il Trattato di Lisbona.

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