La cancelleria della Corte europea dei diritti dell’uomo ha aggiornato le schede relative alla situazione dei Paesi parti alla Convenzione. Dalle statistiche aggiornate relative all’Italia (CP_Italy_ENG), risulta che, nel 2014, la Corte, con riguardo all’Italia, ha trattato 9.769 ricorsi, dei quali 9.625 sono stati dichiarati irricevibili o cancellati dal ruolo. Le sentenze sono state 44 con 39 condanne. Preoccupa la crescente presentazione dei ricorsi targati Italia (segno, in diversi casi, del mancato rispetto della CEDU sul piano interno) considerando che se nel 2012 i ricorsi affidati a un giudice sono stati 3.249, nel 2014 sono balzati a 5.476. Impressionanti anche i numeri sui ricorsi comunicati al Governo che nel 2014 sono stati 1.763 a fronte dei 149 del 2012. Pendono 15.645 ricorsi. Tra i ricorsi comunicati quello Smaltini riguardante la violazione del diritto alla vita a causa dell’inquinamento provocato dall’Ilva e quello Orlandi relativo all’impossibilità per coppie dello stesso sesso di ottenere un riconoscimento dell’unione.
La scheda, inoltre, contiene una sintesi delle sentenze più significative pronunciate nei confronti dell’Italia.
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