Diritti dei minori nelle costituzioni: studio della Commissione Venezia

La Commissione Venezia del Consiglio d’Europa ha adottato un rapporto sulla protezione dei diritti dei fanciulli con specifico riferimento agli standard internazionali e alle norme costituzionali (http—www.venice.coe). Nel rapporto, diffuso nella sessione plenaria del 24 marzo, sono analizzati i diritti riconosciuti nella Convenzione di New York  del 20 novembre 1989 sui diritti del fanciullo (ratificata dall’Italia con legge 27 maggio 1991 n. 176), partendo dal presupposto dei gravi rischi che corrono i minori a causa della crisi economica e della povertà che colpisce i bambini. In particolare, è analizzato l’obbligo diretto degli Stati di considerare l’interesse superiore del minore in ogni decisione presa dalle autorità interne, il diritto del minore ad essere ascoltato nell’adozione dei provvedimenti che li riguardano, il diritto alla vita e a non subire discriminazioni. Il rapporto analizza anche gli effetti indiretti che conducono i giudici nazionali ad interpretare il diritto interno alla luce della citata Convenzione di New York e dei diritti riconosciuti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo come interpretata dalla Corte di Strasburgo. Che più volte ha chiarito che il diritto al rispetto alla vita familiare del minore non riguarda solo i rapporti con i genitori ma anche con gli altri familiari. Nel rapporto sono poi passate in rassegna le norme costituzionali dei Paesi parti al Consiglio d’Europa: solo in 3 Stati, Francia, Norvegia e Regno Unito mancano norme costituzionali ad hoc sui minori.

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